Manioca

Descrizione

DA DOVE VIENE
I maggiori produttori mondiali sono i paesi dell’America centrale e meridionale, in particolar modo Costarica, Colombia, Ecuador e Brasile.

LE VARIETÀ
Esistono due varietà di Manioca: quella dolce con l’epidermide del tubero che raggrinzisce col tempo e quella amara, con la cui pelle si presenta liscia.

COME SI MANGIA
Innanzitutto una raccomandazione: la manioca va mangiata solo previa cottura perché se cruda contiene sostanze altamente tossiche che scompaiono totalmente solo con le alte temperature.
La versatilità della manioca è praticamente illimitata perché il suo gusto neutro e l’altissima presenza di amidi si prestano a molte applicazioni. Può essere consumata al naturale, semplicemente bollita e accompagnata alle portate principali oppure si può lessare e poi soffriggere nel burro fino a doratura; infine si può cuocere all’interno di stufati.
Dopo la cottura si consiglia l’eliminazione della parte fibrosa centrale.
Dalla manioca si ricava la tapioca, una fecola molto usata nel continente americano, da noi utilizzata nelle prime pappe dei bimbi e per celiaci in quanto non contiene glutine.

PERCHÈ FA BENE
Le radici di manioca hanno proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antisettiche e diuretiche, sono un ottimo coadiuvante contro la diarrea e un aiuto per contrastare l’attività dei radicali liberi.
Non contenendo glutine si rivelano un ottimo elemento per la diete dei celiaci.

COME CONSERVARLA
Si conserva per lungo tempo in luogo fresco e areato, anche per 15 gg.

Nota: I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.