Informazioni aggiuntive
Origine | Ecuador |
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Linea prodotto | Convenzionale |
Formato | Cartone originale |
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LE ORIGINI
La pitaya gialla (chiamata anche frutto del drago), originaria del Messico, è lunga tra gli 8 e 13 cm e può pesare dai 200 ai 300 g, con una scorza di colore verde con spine rosa che diventa gialla quando il frutto è maturo.
All’interno presenta una polpa bianca e cremosa con puntini neri simili a quelli dei kiwi. Si contraddistingue per il sapore molto aromatico e per la consistenza succosa.
Origine | Ecuador |
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Linea prodotto | Convenzionale |
Formato | Cartone originale |
DA DOVE VIENE
La Pitaya gialla è coltivata in America centrale e nel Sudest asiatico oltre che in Australia, Cina e Israele.
In particolare è coltivata nelle alture andine della Colombia.
Esistono diversi tipi di Pitaya, le più importanti sono senz’altro la Pitaya gialla e la Pitaya rossa.
COME SI MANGIA
La pitaya gialla può essere consumata in diversi modi, prima fra tutti fresco: basta aprirla e con un cucchiaino prelevarne la polpa.
Con la polpa si possono arricchire yogurt, frullati o cocktail di frutta.
Con l’aggiunta di qualche goccia di lime e una spolverata di zucchero può essere un ottimo dessert, leggero e gustoso.
PERCHÈ FA BENE
La grande quantità di vitamine e sali minerali ne fanno un ottimo alimento per combattere lo stress e rinvigorire l’organismo
Contiene molte proteine e molte fibre che la rendono un frutto dalle spiccate proprietà digestive.
I semi sono una sorta di lassativo naturale.
COME CONSERVARLA
Si conserva per una decina di giorni a temperatura ambiente.
Nota: I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.
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